Il Giappone affianca Olanda e Stati Uniti nella battaglia commerciale contro la Cina e blocca la vendita di strumenti e impianti per la produzione di semiconduttori verso il Paese asiatico. Il ban sarà limitato a 23 diversi tipi di apparecchiature tecnologiche ed entrerà in vigore il prossimo luglio, così come annunciato dal ministro dell'economia, del commercio e dell'industria Yasutoshi Nishimura. In più, d'ora in avanti le esportazioni verso Paesi non formalmente riconosciuti dovranno essere approvate dal governo.
Con questo il Giappone intende impedire che la sua tecnologia venga "deviata per usi militari". Il divieto è esteso a diversi Paesi e vuole contribuire a "mantenere la pace e la sicurezza internazionale". Certo è che il ruolo di Pechino sul mercato dei chip è tale da considerare la limitazione delle esportazioni verso la Cina una decisione dalle conseguenze importanti.
CINA SEMPRE PIÚ ISOLATA
Il mese scorso - e sempre con le stesse motivazioni - era stata l'Olanda a interrompere la vendita di apparecchiature per la produzione di semiconduttori. Ed anche il Paese europeo non aveva citato espressamente la Cina tra i destinatari del ban, pur considerandola implicitamente il destinatario principale. Nello scacchiere delle relazioni internazionali si stanno via via definendo strategie e alleanze: i primi ad essersi mossi sono stati gli USA con il ban imposto a Huawei e ad altre realtà cinesi, cui sono seguiti come visto gli stop al commercio di Olanda e, ora, Giappone.Il migliori Smartphone Apple? Apple iPhone 12, compralo al miglior prezzo da eBay a 529 euro.
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