L'Unione Europea non è contenta degli attuali processi di applicazione del GDPR ed è in procinto di varare modifiche al regolamento più stringenti. La speranza è di vedere una maggior efficacia nel rilevare e sanzionare eventuali violazioni. Riassumendo molto brevemente la situazione attuale: la legge è dell'Unione Europea, ma spesso il compito di farla rispettare è ricaduto sulle autorità dei singoli stati membri. Ciò significa nella maggior parte dei casi l'Irlanda, che per questioni di agevolazioni fiscali è la sede legale designata di molti grandi colossi, come Meta.
Questo "passaggio di consegne" ha causato finora significativi ritardi, blocchi e in qualche caso impedimenti veri e propri al processo di accertamento e sanzione delle violazioni. Per risolvere il problema, l'UE renderà obbligatoria per i governi locali la compilazione di rapporti bimestrali sul progresso dei procedimenti relativi alle violazioni del GDPR. Il rapporto dovrà includere anche una panoramica delle indagini più grosse, che varcano i confini dei singoli stati, con tanto di timeline degli eventi e azioni compiute.La novità incrementerà di fatto la responsabilità dei governi (e delle relative autorità) dei Paesi preferiti dalle aziende tecnologiche internazionali come sede delle loro attività europee: oltre alla già citata Irlanda, figurano il Lussemburgo, i Paesi Bassi e la Francia. E sono previste punizioni e sanzioni se le cose non procederanno come ci si aspetta. L'Irlanda ha già espresso dissenso nei confronti di questa nuova regola: argomenta che è molto difficile elaborare tutte le denunce ricevute, perché i casi sono spesso complessi e richiedono indagini approfondite.
5G senza compromessi? Oppo Reno 4 Z, compralo al miglior prezzo da Amazon a 379 euro.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Testi ed immagini Copyright Hdblog.it