"C'è un tema di ridotta sensibilità. Kant diceva che il bene e il male potremmo anche non definirli perché ciascuno li sente naturalmente da sé. Oggi non è più vero. Non è più vero che uno studente sente la differenza tra insultare un professore e prenderlo a calci, tra corteggiare una ragazza e stuprarla. E non sto esagerando": così il filosofo Umberto Galimberti, a In Onda su La7, sull'omicidio della 29enne, Giulia Tramontano, uccisa dal fidanzato nella notte del 27 maggio.
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