Salerno. «Il vile ed efferato atto di aggressione alla nostra cara Loredana Romagnano, operatrice scrupolosa e professionale del nostro patronato, è un atto grave che evidenzia una forte degenerazione del tessuto sociale e l'innalzamento della recrudescenza criminale in quella realtà, che non risparmia nemmeno le donne in gravidanza e le organizzazioni sociali non lucrative, quale è il nostro Patronato». Le parole del presidente nazionale Enasc, Salvatore Mamone a tre giorni dall’aggressione della dipendente, ferita con un colpo di pistola, della sede di via Scaramella. «Oggi, per estensione -evidenzia il Presidente Mamone -, Patronato significa assistenza, protezione sociale, o anche ente benefico per la protezione e l'assistenza di particolari categorie di persone, quali i lavoratori, giovani, pensionati, precari, sussidiati, diseredati. E a queste particolari categorie sociali che rivolgono il loro quotidiano operare i nostri tanti e scrupolosi operatori su tutto il territorio nazionale. Per queste ragioni questo gesto, è non solo criminale, ma folle ed incomprensibile. Confido nella azione delle Forze dell'Ordine e della Magistratura e sono sicuro che, presto, gli esecutori materiali ed eventuali mandanti, potranno essere consegnati alla giustizia».
Redazione
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