Avellino. Doverosa premessa: nessun calciatore è in grado di cambiare, da solo, le sorti di un’intera squadra. E alla base delle scelte di formazione di ogni allenatore c’è una settimana di lavoro, vissuta da vicino, che permette di porre in essere valutazioni ponderate. Valutazioni che dall’esterno possono essere elaborate quasi sempre, complici le porte chiuse, solo con elementi parziali. Detto ciò si fa però davvero fatica a capire perché Marco Chiosa non trovi spazio nella difesa più battuta, in condominio con il Como, della Serie B. Eppure l’Avellino ha fatto di tutto per confermarlo, strappandolo in prestito dal Torino per la seconda stagione consecutiva. Ma già dal ritiro di Sturno si era intuito che sarebbe partito indietro nelle gerarchie di Tesser.
Per leggere l'articolo completo scarica gratuitamente da Microsoft Store, App Store e Google Play la nuova app di Ottopagine: Campania Calcio.
Marco Festa
Testi ed immagini Copyright Ottopagine.it