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Per incontrare la tempesta basta spingersi giusto un po' oltre la quiete apparente di questo parco della sofferenza e della speranza con le siepi tagliate e il verde curato, alle pendici della collina dei Camaldoli. Nel silenzio ovattato dell'ospedale Monaldi, il fragore della protesta risuona distintamente. E si nutre di voci che si levano da più fronti.