«Occhio! Che stanno arrivando altri immigrati, tra poco te ne mandiamo ancora per le tue strutture». È lo scorso 22 maggio, un giorno prima che la Procura di Napoli arrestasse due imprenditori di onlus, quando dalla Prefettura parte una telefonata. Da un capo all'altro del telefono, un funzionario di Palazzo di Governo che annuncia all'imprenditore (che finirà di lì a qualche ora in manette) che per lui c'è un altro carico di immigrati. Contratti a trattativa diretta, soldi senza gare di appalto.
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