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“Non risponderò al vostro questionario. E vi invito a rimuovere il mio nominativo dagli elenchi”.Così C.A., consulente romano 50enne, risponde all’Istat che gli ha inviato il formulario di un’indagine sulle discriminazioni subite da soggetti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender).C.A. è una delle 21mila persone selezionate dall’istituto di statistica, perché presenti sul registro nazionale delle unioni civili.“Chi ha autorizzato l’Istat a estrarne gli iscritti?”, chiede C.A. “Perché si dà per scontato che gli lgbt siano soggetti che ...