Il caso Soumahoro continua ad essere al centro dell'attenzione, spuntano nuovi dettagli inediti relativi alla cooperativa di famiglia, gestita dalla suocera del deputato che è stata iscritta nel registro degli indagati per truffa aggravata e ha ammesso: "Non pagavamo gli stipendi". Non ci sono - si legge su Repubblica - solo le proroghe senza gara per la gestione dei centri per migranti e non c’è neppure soltanto il lavoro dato a un esponente dem. Il rapporto tra il Pd pontino e le coop della suocera e della moglie del deputato Aboubakar Soumahoro sembra più profondo. La Karibu, la cooperativa con sede a Sezze e che nell’arco di venti anni ha portato a Maria Therese Mukamitsindo e poi pure a Liliane Murekatete circa 65 milioni di euro. Segui su affaritaliani.it
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