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La più diffusa, e che potrebbe presto diventare prevalente rispetto al ceppo originario di Coronavirus , è la variante inglese L’Istituto superiore di Sanità e il Ministero della Salute, di concerto con i laboratori regionali e la Fondazione Bruno Kessler, hanno condotto un’indagine volta a mappare la presenza delle varianti di Coronavirus sul territorio italiano. I risultati hanno evidenziato una rapida crescita dell’incidenza del ceppo britannico, individuato nel 54% dei casi, che secondo gli esperti dell’Iss potrebbe presto diventare prevalente rispetto a quello originario. Proprio per questo sono state chieste ...