• MERCOLEDÌ 29 MARZO 2023 - S. Cirillo diacono

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Yara Gambirasio non è mai uscita dalla palestra: “La bimba è morta lì poi è stata portata nel bosco”

Giallo Yara Gambirasio: Partiamo da un presupposto dettato dall’articolo 533 del codice di procedura penale che prevede: «Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato al di là di ragionevole dubbio». Nel caso di Yara Gambirasio sono molti i ragionevoli dubbi che, ad oggi, aleggiano sulla reale colpevolezza di Massimo Bossetti. In particolare ci sarebbero numerose prove a sostegno che la ragazzina sia morta in palestra. Vediamo quali sono Quanti dubbi sulle tracce Il primo riguarda la famosa prova regina del Dna, quella che inchioderebbe il muratore bergamasco. Se da una parte l’accusa si è sempre detta certa che quel Dna, trovato sui leggings della povera ragazza, appartenesse, per «quantità e qualità», a Bossetti, dall’altra non ha mai dato la possibilità alla difesa di poter periziare il «grezzo» di quel campione. Diciamo che è come se un maledetto giorno fosse trovato del vostro Dna sul corpo di una ragazza, a voi sconosciuta, e vi accusassero di omicidio senza darvi la possibilità quantomeno di analizzare, con la vostra difesa, quella prova. Fosse quel Dna almeno l’unico ritrovato sul corpo della povera ragazza, invece no. Sul corpo di Yara sono stati ritrovati altri undici campioni di Dna non appartenenti né al presunto colpevole né alla vittima. Altri undici ignoti che la Procura non ha mai pensato di ricercare pur trattandosi di tracce importanti di sangue, bulbi piliferi, cute e forse vomito. Paradosso dei paradossi mentre il Dna di Ignoto 1 appare incompleto, esiste solo la parte nucleare e non quella ...
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