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Sembra un’installazione di Brian Eno: una sagoma scura su uno sfondo di archi, fregi, decori in varie sfumature di bianco, che parla con voce profonda e calma, l’accento dell’inglese colto. Invece è il vero Brian Eno, e le sue parole si confondono con la musica ambient che ha appena composto («Quello che ascoltate è fragile come un neonato», avvisa...