(Adnkronos) - Sono rimasti vivi per miracolo, quella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso, quando l'imbarcazione su cui si trovavano andò in frantumi davanti alle coste di Steccato di Cutro (Crotone). Alcuni attaccati a un pezzo di legno, altri perché trascinati dalle onde a riva. Un'ottantina di persone sono riuscite a salvarsi, mentre altre cento almeno sono morte annegate. Finora sono 88 le vittime accertate, e altre 20 circa disperse. Tra loro tanti bambini. Adesso si scopre, stando al racconto di un superstite, che i familiari dei sopravvissuti, dopo il loro arrivo, avrebbero pagato lo stesso il viaggio ai trafficanti di esseri umani. Dopo la strage. Non si sa se tutta la somma o il saldo. A dirlo, ascoltato questa mattina dalla gip del Tribunale dei minori di Catanzaro, nell'incidente probatorio del procedimento a carico del presunto scafista minorenne pakistano, è Kabiry, un giovane sopravvissuto al naufragio.
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