Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo E' stato chiaro, è stato evocativo...è arrivato senza aiuti né raccomandazioni. Con il pianoforte, la voce e la sua poetica Niccolò Moriconi è diventato il cantore, timido e riservato, di una generazione. Forse anche di due. Ultimo, ventisette anni, romano di San Basilio, ha raccontato il bello di vivere con i sogni appesi in un docu-film che approda oggi su Prime Video. Immagini private e pubbliche, rubate nei backstage e fatte consapevolmente, inconsapevoli ovviamente che avrebbero composto quel puzzle umano che si intitola "Vivo con i Sogni Appesi" e che ho avuto l'opportunità di vedere in anteprima ieri a Milano.  

Il doc "Vivo con i Sogni Appesi"

  Una proiezione privata, nell'aula magna della Santeria, alla quale sono state invitate poche decine di persone, ta cui i suoi famigliari e la sua band. Oltre al manager Max Brigante e a Clemente Zard, che con la sua Vivo Concerti, ha portato Ultimo negli stadi e al quale l'artista ha promesso eterna fedeltà, come ha raccontato lo stesso Zard in un momento del documentario. Ci sono immagini di lui bambino, delle serate con gli amici ("promettici che se diventi famoso ci porti fuori a cena una volta a settimana"), ci sono i racconti della mamma e le lacrime del fratello, la tristezza assorbita del lockdown e la vista dall'appartamento di Los Angeles dove ha lavorato alla sua musica; parla una ex fidanzata ma soprattutto ci mostra un lato inedito di Niccolò la sua attuale fidanzata, la solare Jacqueline Luna Di Giacomo, che ricorda come si sono conosciuti, il primo incontro, l'amore. Non è una persona facile Niccolò, lo dicono alcuni momenti della sua storia. E' timido e riservato. Con questo documentario si riesce a capire meglio il suo pensiero, la sua vita e diventeranno reali i suoi sogni appesi. 
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