• SABATO 30 SETTEMBRE 2023 - S. Girolamo presbitero e dott.

ATTENZIONE
Tutto il materiale presente in questo articolo è coperto da Copyright tg24.sky.it a norma dell' art. 70 Legge 22 aprile 1941 n. 633. Le immagini presenti non sono salvate in locale ma sono Copyright del sito che le ospita.



Succession 4, Game Over. la recensione del finale di stagione della serie tv Sky Esclusive

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo Niente è per sempre. Così anche Succession, una della serie migliori della storia della tv giunge al termine. Come diceva Carlito Brigante (Al Pacino) nel monologo finale del gangster-movie firmato Brian De Palma: “Me ne sto andando, lo sento: ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo, il sole se ne va.”. Ma il decimo episodio (disponibile su Sky) non lascia l’amaro in bocca. Tutt’altro, perché, al solito, è l’ennesimo capolavoro di scrittura, regia e recitazione. E questo lungo addio (la durate della puntata è di un’ora e mezza: in pratica un film) in originale si intitola “With Open Eyes” - “Con gli occhi aperti”. Si tratta di un verso tratto da  Dream Song 29, una poesia di John Berryman pubblicata nel 1964. Ed è la quarta volta che Armstrong sceglie una frase estrapolata da questo  componimento poetico per chiudere una stagione. Le precenti citazioni utilizzate erano Nobody Is Ever Missing (2018) , This Is Not For Tears (2019) e All the Bells Say (2021). E gli eredi dell’impero creato da Logan Roy saranno costretti a spalancare le pupille per osservare l’abisso in cui stanno precipitando (in)consapevoli che l’abisso li guarda ormai da tempo. Non a caso le parole occhi e bulbi oculari vengono pronunciate di continuo in questa puntata.
Testi ed immagini Copyright tg24.sky.it



Sannioportale.it