• MARTEDÌ 3 OTTOBRE 2023 - S. Gerardo abate

ATTENZIONE
Tutto il materiale presente in questo articolo è coperto da Copyright tg24.sky.it a norma dell' art. 70 Legge 22 aprile 1941 n. 633. Le immagini presenti non sono salvate in locale ma sono Copyright del sito che le ospita.



Opera di Roma, la stagione 2023-2024: il programma completo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo       S | Confinamenti, la stagione 2023/2024 del Teatro dell’Opera di Roma, alzerà il sipario il 27 novembre con il Mefistofele, composto da Arrigo Boito e diretto da Simon Stone, e proseguirà con un cartellone formato da 11 opere, 7 balletti e 5 concerti, 10 nuove produzioni, di cui 6 d’opera e 4 di danza, per un totale di 28 serate in più dello scorso anno. La stagione sarà seguita dal Caracalla Festival 2024, che vedrà in scena il balletto Carmen e l’omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa con Tosca e Turandot, proposte nel progetto creativo dell’archistar Massimiliano Fuksas. Il grandissimo artista figurativo Giulio Paolini, scelto in collaborazione con il MAXXI, ha rappresentato i titoli in cartellone con una serie di collage evocativi. S | Confinamenti segnerà non solo il debutto italiano nell’opera di registi internazionali come Simon Stone, Ersan Mondtag e il duo Le Lab, ma anche la prima volta all’Opera di Roma di Claus Guth, Allex Aguilera e Luca Micheletti in veste di regista. Non mancherà neppure il ritorno di Barrie Kosky, Deborah Warner e Damiano Michieletto, e sarà garantita la presenza di celebrati coreografi come William Forsythe, Benjamin Millepied e, per la prima volta al Costanzi, di un lavoro di Uwe Scholz. Accanto a loro si attesteranno le grandi bacchette di Marc Albrecht, Juraj Val?uha, Omer Meir Wellber e del direttore musicale Michele Mariotti, che proporrà ben 4 titoli operistici e 2 concerti. Tra le star della lirica compariranno Lisette Oropesa, Maria Agresta, Vittorio Grigolo, Erwin Schrott, John Osborn, Karita Mattila, Gregory Kunde e Simon Keenlyside. La stagione si fonderà su un’equilibrata alternanza di opere poco frequentate come il Mefistofele di Arrigo Boito, L’heure espagnole di Maurice Ravel, Jen?fa di Leoš Janá?ek e Peter Grimes di Benjamin Britten, con altre del grande repertorio classico come Il flauto magico, Otello e La sonnambula. Una prima assoluta sarà dedicata a L’ultimo viaggio di Sindbad, commissionata a Silvia Colasanti, e tratta dall’omonimo testo di Erri De Luca. Fuori cartellone tornerà invece il direttore onorario a vita Riccardo Muti, alla testa della Chicago Symphony Orchestra, per un evento dedicato ai 100 anni della Banca del Fucino. “La nuova stagione rappresenta la conferma e il potenziamento di un’idea di teatro che lo scorso anno avevamo definito con cinque aggettivi: aperto, curioso, sensibile, inclusivo, sfidante. S | Confinamenti diventa il nostro motto: con una linea a separare, ma anche a unire, il confine e il suo superamento” ha commentato il sovrintendente Francesco Giambrone. “Il nostro vuole essere un teatro che accetta la sfida di porre domande, di interrogarsi su quello che accade nel mondo attorno a noi, sui mutamenti sociali, sui grandi temi della contemporaneità e anche su quelli che sono propri dell’umanità da sempre. Non un universo chiuso in sé, che si autocompiace degli spettacoli che produce o degli artisti che porta in scena, ma un luogo che si apre al pensiero, al desiderio di conoscenza e a percorsi di crescita che, come tutti i viaggi che hanno come meta un teatro, non possono che renderci migliori”. Il successo dell’Opera di Roma ha travalicato i confini, come ha ricordato la direttrice del corpo di ballo Eleonora Abbagnato: “Tutti i giorni abbiamo richieste dall’estero. Stiamo portando il nostro corpo di ballo ad avere un successo internazionale”. Come ha concluso il sindaco di Roma e presidente della Fondazione del Teatro dell’Opera Roberto Gualtieri, “il Teatro dell’Opera di Roma è un’istituzione di grande tradizione per la cultura cittadina, nazionale e internazionale” e “sarà ancora una volta espressione culturale del grande patrimonio di bellezza che custodisce con cura e passione, dalla musica al canto, dalla danza agli allestimenti scenici”.
Testi ed immagini Copyright tg24.sky.it



Sannioportale.it